Introduzione

Le travature reticolare vengono impiegate dove si devono collegare punti distanti, almeno 10 m. I carichi vengono concentrati sui nodi. Sono sensibilmente più leggere e più sottili che una normale trave a parete piena.

Gli elementi che compongono la trave reticolare sono chiamate aste, che si incontrano in punti detti nodi. A secondo di che tipo di asta siamo a trattare potremo parlare di aste di contorno (Nervature, briglie e correnti) oppure parleremo di aste di parete ( montanti se verticali e diagonali se inclinati).

Le travature reticolari, sono stata molto utilizzate anche storicamente, perché hanno una serie di teorie che sopportano il loro studio che semplificano molto i calcoli. Le due ipotesi che vengono proposte riguardano la trattazione dei nodi, poiché questi possono essere considerati delle cerniere o incastri (nodo rigido).

Se i carichi sono concentrati sui nodi, i momenti presenti saranno di lievi, trascurabili, pertanto i risultati non sono molto diversi da considerare i nodi rigidi o cerniere. La differenza aumenta quando aumenta il momento flettente, dovuto alla presenza di ulteriori carichi in mezzo alle aste o nel considerare azioni dinamiche.

Oggi con i software che analizzano la struttura agli elementi finiti, usiamo modelli il più simile vicini al reale. Il modello classico, quello che viene anche più volte proposto in questo sito, composto dal nodo cerniera che si sviluppa nel piano, è ancora applicabile in strutture più semplici.


Questo lavoro è il risultato finale di un laboratorio del corso di Tecnica delle costruzioni dell'Università di Genova. Ho preferito condividerlo che lasciarlo morire nel computer.